O meglio:
" In questo senso ho già dato, con un anno Empoli. Adesso però basta. Conosco il mio valore, so quello che posso dare, so quali sono le mie qualità, ma forse questo alla Juve non lo hanno ancora capito.Giovinco e la Juve, un rapporto con alti e bassi. A volte felice, altri tormentato.
Io non chiedo un posto da titolare, chiedo solo più considerazione. Voglio solo giocarmi le mie chance alla pari. Perchè non è facile stare in una squadra, in un gruppo, capendo che comunque vieni dopo. Questo non posso accettarlo. Un giocatore può crescere, e molto bene, anche nel club dove è cresciuto, senza dover fare necessariamente il giro d'Italia.
E così le mie prestazioni nell'Under 21 le invio anche a Torino. Per carità, nessuna polemica, ma in quello che dico c'è la ferma convinzione di chi ha chiaro quello che può dare in una squadra di serie a e di livello come la Juve.
D'altronde, tra i miei obiettivi di questo europeo c'è anche quello di spedire messaggi in casa bianconera.
Positivi naturalmente. Credo di aver fatto bene in queste tre partite del girone. Ora spero di far meglio nella gara contro la Germania. Tuttosommato mi manca solo il gol, ma di assist ne ho fatti parecchi e anche decisivi"
" Quando sono stato chiamato in causa ha più volte osservato Seba - ho sempre fatto bene, ma poi non ho mai potuto dare continuità alle mie prestazioni perchè sono finito abbastanza inspiegabilmente nel dimenticatoio "In questo caso Giovinco si riferisce ad un certo ostracismo che Ranieri gli avrebbe riservato in ampi tratti di stagione. Neanche il dualismo con Del Piero sembra un argomento in grado di scalfire le convinzioni di Seba.
"Abbiamo giocato più volte insieme e siamo sempre andati bene. No, non mi sembra un argomento che possa reggere se riferito al fatto che per lunghi periodi non ho giocato. Ho sempre ammirato Del Piero e quando sono riuscito a giocargli al fianco per me è stata una grande soddisfazione"Juve a tutti i costi dunque. Nonostante la concorrenza interna, che, al di là di quello che dice Giovinco annovera proprio Del Piero tra i più aguerriti; e nonostante l'età, che gioca però a favore del piccolo attaccante.
Juve a tutti i costi nonostante sia arrivato un trequartista, Diego, capace da solo di togliere altro spazio ai compagni in rosa, in attacco e in zona rifinitura.
"Io dico che invece c'è e ci sarà spazio per tutti. La maglia da titolare poi va conquistata sul campo giorno dopo giorno e io mi iscriverò tranquillamente a questo torneo interno.
Con rispetto ma anche senza alcun timore nei confronti di giocatori più esperti e quotati di me. A una condizione però: che si parta tutti alla pari ".
Corriere dello Sport Giovedì 25 Giugno 2009
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