sabato 6 giugno 2009

Affollamento in attacco ma Giovinco ci sarà

Dubbi no. Nella botte pic­cola non c'è solo il vino buono: ci sono anche idee chiare. Quelle di Sebastian Giovinco, Formica Atomica per i fans più accesi. Drib­bling secco, assist vincenti, gol d'autore. Ma poco spazio nella Juve della stagione scorsa. E poco in teoria anche in quella del prossi­mo anno, visto anche l'arrivo di Diego. Per lui però, il sistema molto italiano di spedire i giovani in squadre minori o di provincia a farsi le ossa non funziona.
O meglio:
" In questo senso ho già dato, con un anno Em­poli. Adesso però basta. Conosco il mio va­lore, so quello che posso dare, so quali sono le mie qualità, ma forse questo alla Juve non lo hanno ancora capito.
Io non chiedo un posto da titolare, chiedo solo più conside­razione. Voglio solo giocarmi le mie chance alla pari. Perchè non è facile stare in una squadra, in un gruppo, capendo che comun­que vieni dopo. Questo non posso accettar­lo. Un giocatore può crescere, e molto bene, anche nel club dove è cresciuto, senza dover fare necessariamente il giro d'Italia.
E così le mie prestazioni nell'Under 21 le invio an­che a Torino. Per carità, nessuna polemica, ma in quello che dico c'è la ferma convin­zione di chi ha chiaro quello che può dare in una squadra di serie a e di livello come la Juve.
D'altronde, tra i miei obiettivi di que­sto europeo c'è anche quello di spedire mes­saggi in casa bianconera.
Positivi natural­mente. Credo di aver fatto bene in queste tre partite del girone. Ora spero di far meglio nella gara contro la Germania. Tuttosom­mato mi manca solo il gol, ma di assist ne ho fatti parecchi e anche decisivi"
Giovinco e la Juve, un rapporto con alti e bassi. A volte felice, altri tormentato.
" Quando sono stato chiamato in causa ­ha più volte osservato Seba - ho sempre fat­to bene, ma poi non ho mai potuto dare con­tinuità alle mie prestazioni perchè sono fini­to abbastanza inspiegabilmente nel dimen­ticatoio "
In questo caso Giovinco si riferi­sce ad un certo ostracismo che Ranieri gli avrebbe riservato in ampi tratti di stagione. Neanche il dualismo con Del Piero sembra un argomento in grado di scalfire le convin­zioni di Seba.
"Abbiamo giocato più volte in­sieme e siamo sempre andati bene. No, non mi sembra un argomento che possa reggere se riferito al fatto che per lunghi periodi non ho giocato. Ho sempre ammirato Del Piero e quando sono riuscito a giocargli al fianco per me è stata una grande soddisfazione"
Juve a tutti i costi dunque. Nonostante la concorrenza interna, che, al di là di quello che dice Giovinco annovera proprio Del Pie­ro tra i più aguerriti; e nonostante l'età, che gioca però a favore del piccolo attaccante.
Juve a tutti i costi nonostante sia arrivato un trequartista, Diego, capace da solo di to­gliere altro spazio ai compagni in rosa, in attacco e in zona rifinitura.
"Io dico che invece c'è e ci sarà spazio per tutti. La maglia da titolare poi va conquista­ta sul campo giorno dopo giorno e io mi iscriverò tranquillamente a questo torneo interno.
Con rispetto ma anche senza alcun timore nei confronti di giocatori più esperti e quotati di me. A una condizione però: che si parta tutti alla pari ".
Corriere dello Sport Giovedì 25 Giugno 2009

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