martedì 7 ottobre 2008

Acque agitate in casa Juventus


La crisi ha finito per mettere sotto la lente della società alcune scelte tecniche e tattiche fatte da Claudio Ranieri in questi primi mesi. Uno dei punti di discussione, nelle ultime settimane, è stato l'utilizzo di Giovinco, già invocato come cambio in grado di entrare e variare la partita. A Genova, contro la Samp, un pezzo della società si sarebbe aspettata l'innesto del piccolo bianconero nella ripresa, per tentare di scuotere una partita paludata sullo zero a zero. Altri cambi non hanno convinto. A Minsk s'è vista una squadra sbilanciata, senza copertura in mezzo, blindata dal solo Sissoko. Per arrivare alla conversione contro il Palermo, quando Giovinco è stato piazzato da trequartista con tre mediani alle spalle, ma con Poulsen e Sissoko in posizione invertita rispetto alla loro indole.
da LaStampa del 7 ottobre 2008

E' il giovincello della truppa, ma di carattere ne ha e non ha certo paura ad alzare la voce in un momento di difficoltà come quello che sta vivendo la Juventus. Ci pensa allora Sebastian Giovinco, con parole schiette e sincere, a scoperchiare il "pentolone bianconero", analizzando i problemi della squadra in questa fase.
"E' un problema di testa e non di gambe - attacca il fantasista - Ab­biamo iniziato male ed è la seconda volta che capita. Non eravamo cattivi e deter­minati e per questo abbiamo pagato: credo che andrà cambiato qualcosa sotto questo punto di vista...".
"Dopo lo svantaggio ci siamo ripresi - conclude Giovinco - e, nonostan­te l’inferiorità, nel secondo tempo meritavamo di vince­re. Ma invece del nostro gol è arrivato quello del Paler­mo...".

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