sabato 5 luglio 2008

Intervista a Giovinco dopo la presentazione delle maglie per la stagione 2008 2009

Sebastian Giovinco, bentornato alla Juve.
«Rientrare alla base era il mio sogno, ci sono riuscito e sono felice perché qui mi sento a casa. Devo ammettere di essere emozionato, far parte di questo gruppo mi elettrizza e c’è voluta qualche ora per far passare la tensione. È un’occasione importante, cercherò di ripetere la bella stagione di Empoli, la mia prima in serie A. Magari segnando qualche gol in più».

Se i tifosi stravedono per lei tanto da pretendere il suo ritorno a Torino, anche Ranieri si aspetta molto: è una responsabilità che le pesa?
«Sono consapevole delle grandi aspettative nei miei confronti e proverò a ripagarle. Il nostro obiettivo è lottare il più a lungo possibile su tutti e tre i fronti: campionato, Champions League e coppa Italia. Spero di dare il mio contributo».

In che ruolo si vede? Il tecnico ha spiegato che lei è in grado di fare tutto: saltare l’uomo, inventare l’assist e concludere in porta.
«Io sono un trequartista, ma posso giocare sia come esterno di centrocampo sia come seconda punta. Sarà il mister a decidere, mi metto a disposizione».

Chi dei senatori potrà darle una mano ad inserirsi?
«Direi Del Piero, perché è l’uomo simbolo e il capitano di questa squadra. E Nedved, per questioni di ruolo: loro due possono farmi da chioccia. Fermo restando che alla Juve ci sono tanti campioni e io ho da imparare anche da tutti gli altri. Non vedo l’ora di cominciare».

Prima, insieme con gli altri baby bianconeri De Ceglie e Marchisio, l’aspetta l’avventura con la nazionale olimpica di Casiraghi.
«Pechino sarà una bellissima esperienza, anche in questo caso sono impaziente di iniziare a giocare. Vogliamo ben figurare e al nostro ritorno trovare la Juve in Champions».

da La Stampa

E a Ranieri:
Come pensa di far giocare Giovinco?
«Non mi sto scervellando su quel sistema di gioco lo fa rendere meglio. Giovinco salta l'uomo, dribbla, mette in mezzo palloni importanti, sa far gol e apre le difese, perciò può giocare sia interno, sia esterno sia seconda punta».

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