"Ha bisogno di un progetto, di continuità. Non ci sono dubbi che Sebastian abbia grande classe, ma deve trovare l'allenatore giusto che guardi solo alle prestazioni. Quando uno è giovane, deve solamente incidere sull'andamento della partita. Lui lo ha sempre fatto". Una mezza verità, quella dell'agente veneto, perché Giovinco durante la gestione Ranieri ha alternato ottime prestazioni ad altre meno brillanti. Mentre nell'attuale stagione è finito regolarmente ai margini sia con Ciro Ferrara, sia con Alberto Zaccheroni, incidendo mai. Molteplici le cause: dalla pessima stagione della Juve nel suo insieme e che ha finito per coinvolgere prima o dopo anche tutti i singoli, agli infortuni che hanno frenato ( anche) la Formica Atomica, alla scarsa considerazione mostrata nei suoi confronti dai due timonieri di stagione. Fin qui nulla di definitivo in chiave futura perché la Juve avrà un nuovo allenatore, difficilmente rivivrà una stagione disgraziata come l'attuale e prima o poi anche la
" pandemia di infortuni muscolari"( passateci l'immagine) dovrà avere la sua conclusione. Quel che però pesa davvero sul futuro bianconero di Giovinco è la relativa fiducia mostratagli dalla società.
Fattore d - La scelta di Diego, infatti, non è di quelle che possano essere abiurate nel giro di una stagione. Troppo alti i costi dell'operazione per non tentare un recupero del brasiliano. Tentativo giustificato anche da quanto Diego ha mostrato negli anni tedeschi, quando ha ripetutamente duellato con Frank Ribery. E che i due possano giocare insieme è una suggestione che anche il più offensivista degli addetti ai lavori faticherebbe a concedersi. A queste considerazioni potrebbe aggiungersi la presenza di Antonio Candreva, che il meglio lo regala proprio quando può agire dietro alle punte, cioè in zona Giovinco. É vero che l'ex livornese preferisce partire da posizione centrale, mentre Giovinco ama iniziare l'azione dall'esterno, ma alla fine l'intasamento sarebbe comunque garantito. Troppi i giocatori simili, enorme il rischio di buttare alle ortiche un'altra stagione.
L'ultima Delusione - Domenica scorsa Zaccheroni ha riservato appena 20' a Giovinco, nonostante Diego fosse in bacino di carenaggio e Antonio Candreva confinato in tribuna. L'ennesimo boccone amaro per chi puntava a ritagliarsi uno spazio importante in una Juve vincente, figuriamoci nell'attuale. Quanto è accaduto contro il Cagliari ha rafforzato, nello juventino e nel suo entourage, la convinzione che alla fine un divorzio sia il male minore. Idea difficile da digerire per chi alla Juve è legato da sempre, ma la patente di giovane promessa inizia ad andare stretta all'interessato, che tra l'altro di anni ne ha 23. Non molti, sufficienti però per cercare una sistemazione meno precaria.
le Soluzioni - Insomma, arrivati a questo punto solo una precisa presa di posizione da parte del nuovo tecnico potrebbe modificare il corso degli eventi. In mancanza di una precisa richiesta da parte di Rafa Benitez ( o chi per lui, ma tutto porta in direzione dello spagnolo) Giovinco migrerà verso altri lidi. Napoli e Sampdoria al momento sembrano le soluzioni plausibili. Con i blucerchiati, infatti, è in piedi la trattativa che potrebbe portare Giampaolo Pazzini in bianconero e Giovinco rappresenterebbe una graditissima contropartita. Pista calda insomma, anche se condizionata dal finale di stagione. Qualora la Sampdoria dovesse coronare l'inseguimento a un posto in Champions, la partenza del " Pazzo" potrebbe essere differita di un anno. In questo caso aumenterebbero in maniera esponenziale le chance del Napoli, che guarda a Giovinco con interesse da anni. Interesse ricambiato, parrebbe. D'altronde un giocatore ricco di fantasia come lo juventino potrebbe esaltarsi in un ambiente come quello napoletano e il presidente Aurelio De Laurentiis non ha nascosto di voler varare un'importante campagna di rafforzamento. Sottotraccia, l'idea inizia a prendere forma concreta.
Gianni Lovato
Tutto Sport Martedì 13 Aprile 2010
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